Ansia e paura per il futuro: come combattere la precarietà emotiva

Di Marco Zorzetto, con la consulenza del dott. Michele Canil, Neuropsicologo e Psicoterapeuta a Treviso, Ipnologo Clinico e Terapeuta EMDR a Treviso e Vittorio Veneto, per “Bio Magazine” (maggio 2023)


Il termine “precarietà emotiva” si riferisce a una condizione in cui una persona sperimenta un senso di instabilità o incertezza emotiva, caratterizzato da difficoltà nel gestire e regolare le proprie emozioni. Questa condizione può manifestarsi in diverse forme, come ansia, depressione, solitudine, tristezza, incertezza, insicurezza, mancanza di autostima e sensazione di vuoto interiore. Può essere causata da una serie di fattori tra cui stress, esperienze traumatiche, difficoltà nelle relazioni interpersonali, mancanza di supporto sociale, pressione sociale e culturale e senso di insicurezza finanziaria o lavorativa. In generale, la precarietàemotiva può influire negativamente sulla salute mentale e fisica di una persona, rendendola più vulnerabile ai disturbi psicologici e comportamentali. Tuttavia, con il supporto adeguato e la giusta terapia, la precarietà emotiva può essere affrontata e superata. Ne parliamo con il dottor Michele Canil, terapeuta per l'ansia a Treviso.

Che cos'è la precarietà emotiva?

Per precarietà emotiva si intende una variazione improvvisa e repentina per più volte nell'arco di una giornata dello stato d' umore di una persona; un' eccessiva labilità e variazione emotiva.

Come si manifesta concretamente e quali sono i sintomi?

Premettiamo che non è una vera e propria sindrome perchè altrimenti bisognerebbe classificarla come disforia o ciclotimia che sono proprio patologie con variazioni importanti del tono dell'umore. In genere si indica quello stato di instabilità e di variazione delle emozioni per cui si passa dalla tristezza o dal pianto alla risata in maniera eccessiva.

Quali sono le persone maggiormente colpite?

Sono quelle che possiedono un tipo di emotività, di storie e di esperienze della prima infanzia in cui non c'è stata un' adeguata e congrua espressione delle emozioni da parte dei genitori e dell'esperienza educativa; oppure persone che possiedono disturbi di altro tipo che generano una congruente risposta emotiva rispetto all'ambiente e alle circostanze. In alcuni casi si può arrivare a piangere nelle situazioni positive o al ridere anche in situazioni gravi proprio perchè non c'è un'esperienza di come affrontarle. Vi sono quindi persone con maggior predisposizione.

Quali sono le cause che possono scatenare tale stato emotivo?

Le cause possono essere appunto l'ambiente familiare della prima infanzia, un ambiente con alta emotività espressa (in gergo) cioè un ambiente in cui l'emotività è incontenibile all'interno dei circuiti familiari e delle relazioni interpersonali. In altri casi possono esserci anche motivi organici o biochimici, quindi predisposizioni a livelli inadeguati di alcuni neurotrasmettitori piuttosto che motivi secondari ad altre patologie normalmente di tipo neurologico o psicopatologico.

Ci sono dei fattori di rischio?

I fattori di rischio sono quelli precipitanti: situazioni di vita che mettono particolarmente in difficoltà o la continua esposizione a situazioni emotivamente gravi o altamente stressanti. Anche l'avere relazioni interpersonali nella vita adulta che non sono adeguate perchè anch'esse espongono a livelli inadeguati di emotività o di instabilità; possiamo affermare quindi che nella coppia un pochino ci si contagia.

Se si soffre di instabilità/precarietà emotiva, è possibile fare qualcosa per provare a riequilibrare i propri stati d'animo?

Sì, con un adeguato supporto psicoterapeutico, con una stabilizzazione attraverso i farmaci ed attraverso l'uso di varie tecniche all'avanguardia. Innanzitutto bisogna fare una corretta diagnosi differenziale per eliminare altre cause; dopodichè si interviene sulla parte che non ha potuto registrare un'adeguata esperienza di regolazione emotiva.

Che ruolo svolge la meditazione in questa ottica?

La meditazione può essere utile a calmare le parti euforiche però non è detto che sia sufficiente, e purtroppo i dati lo confermano, ad individuare e correggere le cause.

Quando è necessario l'intervento di uno specialista?

L'intervento è necessario quando la fluttuazione emotiva all'interno della stessa giornata è troppo frequente portando quindi la persona a manifestare una sofferenza; oppure quando le persone accanto indicano l'inadeguatezza dei comportamenti. Qui forse è necessario porsi delle domande e parlarne con figure d'aiuto come il medico di base o lo specialista.

Quali sono le terapie più indicate?

La terapia più indicate è la psicoterapia perchè è necessario andare a correggere da un punto di vista cognitivo, o eventualmente anche del comportamento, e allo stesso tempo individuare quali sono i costrutti e le esperienze della persona. Queste ultime infatti costituiscono fondamentalmente ciò che ci fa agire presentando quindi lo schema operativo della persona.


Con la consulenza del
Dott. Michele Canil
Psicologo, Psicoterapeuta
Neuropsicologo, Ipnosi clinica
Terapeuta EMDR
Perfezionato in Psicofisiologia clinica, Genetica, Nutrizione.
Vice rettore dell'Accademia Internazionale Costantiniana delle Scienze Mediche Giuridiche e Sociali.
Opera nelle città di Vittorio Veneto, Conegliano, Treviso.
Il dott. Canil si occupa da molti anni di diagnosi e cura della depressione a Treviso, Conegliano e Vittorio Veneto. Oltre a ciò tratta molti disturbi psicosomatici, si occupa di cura dell’ansia e di attacchi di panico e molti altri tipi di disturbi. Opera in strutture ospedaliere ed in studio privato di Psicologia, Psicoterapia e Neuropsicologia.

Dr. Michele Canil
Psicoterapeuta Psicologo Treviso - Conegliano - Vittorio Veneto

Sedi:

Via Giosuè Carducci 1, 31029 Vittorio Veneto (TV)

Viale della Repubblica, 243 Treviso (strada Ovest)

declino responsabilità | privacy | cookie policy
canil.michele@libero.it

P.I. 04290230269 | Iscritto all'Ordine degli Psicologi della Regione Veneto n. 6145

 

AVVISO: Le informazioni contenute in questo sito non vanno utilizzate come strumento di autodiagnosi o di automedicazione. I consigli forniti via web o email vanno intesi come meri suggerimenti di comportamento. La visita psicologica tradizionale rappresenta il solo strumento diagnostico per un efficace trattamento terapeutico.

©2016 Tutti i testi presenti su questo sito sono di proprietà del Dr. Michele Canil

© 2016. «powered by Psicologi Italia». E' severamente vietata la riproduzione, anche parziale, delle pagine e dei contenuti di questo sito.